In Italia lo conosciamo come "L'omino Michelin", ma il suo vero nome è Bibendum, ed è uno dei marchi registrati più antichi della storia.
Il famoso omino bianco fatto di pneumatici ha ricevuto il plauso della critica anche dal Financial Times, che lo ha dichiarato il miglior logo di tutti i tempi.
Lo conosciamo ormai tutti e ciò che rappresenta, al punto che persino alcune persone confondono il piccoletto nella pubblicità dei marshmallow con protagonista Ghostbusters per Bibendum. Non tutti però conoscono la sua storia, che segue tendenze e cambiamenti da più di un secolo e si è aggiornata nel corso degli anni.
Pneuslove.it è il portale per la vendita di gomme più apprezzato dai tantissimi automobilisti italiani in questo articolo vi svelerà storia e curiosità riguardo al famoso omino Michelin.
Nascita dell'omino Michelin
Sembra che tutto abbia inizio all'esposizione di Lione del 1894, quando i fratelli Michelin videro una pila di pneumatici disposti in un modo particolare.
Da questa visione sembra sia nata l'intuizione che qualche anno dopo una nuova mascotte avrebbe realizzato un cartello sorreggendo un bicchiere di birra e pronunciando la frase di un poeta romano (tradotta come “Vieni, dobbiamo bere”).
Questa frase è stata utilizzata per celebrare eventi gioiosi e, insieme alla frase "Saluti, i pneumatici Michelin ingoiano gli ostacoli", ha aiutato l'azienda a convincere rapidamente gli ingegneri della casa automobilistica della qualità alta dei suoi pneumatici. Il famoso omino Michelin, disegnato da Augallop, è nato nel 1898, e l'idea semplicissima di combinare più tubi esiste ancora oggi.
Gli albori della mascotte
Nel corso degli anni, l'omino Michelin non si è evoluto solo come un modo per mostrare i prodotti, ma è anche servito come guida per gli automobilisti.
In alcuni casi vengono raffigurati gli eventi più importanti della storia della Michelin, come quando nel 1907 fu aperta la sede di Londra e venne creata una versione di Bibendum raffigurante un cavaliere che simboleggiava "la conquista di questo nuovo mondo, A volte mi hanno anche preso".
Nello stesso anno, Michelin ha attraversato l'oceano per raggiungere l'America, dove la nostra mascotte continua a condividere consigli e vantaggi sugli pneumatici.
Nel nostro Paese, nello stesso periodo, più precisamente fino al 1915, Bibendum divenne protagonista di una rivista mensile istruttiva e insieme divertente inviata per posta ai clienti dell'azienda.
Nel 1930 e l'inizio della standardizzazione
Nel 1930 la Michelin realizzò il suo primo cartone animato per raccontare la nascita della sua mascotte, e anche in questo cortometraggio sembra che tutto sia iniziato con un evento al Motor Show di Lione.
Da questo momento in poi Bibendum inizia un processo di standardizzazione che lo renderà un marchio unico in tutto il mondo. Nonostante ciò, c'erano ancora differenze da paese a paese, con persone che si vestivano o posavano in modo diverso, ma durante questo periodo iniziò una svolta, poiché Bibendum era ora aperto a un pubblico più ampio.
Nel corso degli anni, l'omino Michelin ha via via adottato uno stile sempre più dinamico e sportivo, assumendo pose in movimento, come la celebre corsa che ha caratterizzato questo simbolo per lungo tempo. Tuttavia, le differenze tra i vari paesi continuano a persistere.
In Germania, ad esempio, viene raffigurato con cappello, stivali e sciarpa per affrontare l'inverno, mentre in Giappone assume le sembianze di un lottatore di sumo dal carattere galante.
Quali sono state le modifiche per il centenario?
Le ultime significative trasformazioni risalgono al 1998, anno del centenario dell'omino, quando il suo aspetto è diventato più snello e slanciato. Questa evoluzione, durata ben 118 anni, ha contribuito a mantenere Bibendum al passo con i tempi.
Oggi l'omino Michelin, nella versione che conosciamo in Italia, è riconoscibile in tutto il mondo. Non è più solo un logo, ma una figura quasi vivente che ha accompagnato la propria crescita nel tempo.