L'omologazione di pneumatici alternativi di misure diverse è possibile da alcuni anni, grazie all'introduzione del Decreto Ruote nel 2015.
Questo provvedimento ha eliminato la necessità di ottenere un nulla osta dal costruttore del veicolo, come avveniva in passato. Di conseguenza, la burocrazia per effettuare questa modifica è diventata più semplice, offrendo agli automobilisti maggiori opportunità di personalizzazione.
Ora possono scegliere più facilmente ruote di dimensioni maggiori o minori, in base alle proprie preferenze o necessità. I pneumatici alternativi sono gomme con misure diverse rispetto a quelle indicate per il proprio veicolo; per installarli, è fondamentale utilizzare cerchi omologati NAD. Vediamo ora nel dettaglio le procedure da seguire per completare con successo questa operazione.
Omologazione dei pneumatici alternativi: guida pratica
L'omologazione NAD è quella riconosciuta in Italia. I cerchi che rientrano in questa categoria sono accompagnati da un documento chiamato "ambito d'impiego", rilasciato dal produttore del cerchio. In questo documento sono elencate le vetture per le quali quel modello specifico è omologato.
Se la propria auto è presente nella lista, si può procedere con l'installazione di quei cerchi; in caso contrario, sarà necessario optare per un prodotto diverso.
Dopo aver verificato l'ambito d'impiego e confermato la compatibilità dei cerchi con la propria auto, si può procedere al montaggio delle ruote alternative, ovvero cerchi e pneumatici della misura adeguata. Inoltre, chi vende cerchi omologati NAD deve fornire anche un certificato di conformità, che dovrà essere presentato alla Motorizzazione per ottenere l'omologazione.
Il montaggio sarà a cura del gommista, il quale fornirà il terzo documento necessario: la dichiarazione di corretta installazione.
Documenti necessari per la Motorizzazione
Per l'omologazione di pneumatici alternativi è necessario aggiornare il libretto di circolazione, poiché si stanno installando ruote con un diametro diverso da quello indicato nel libretto stesso.
Grazie alla nuova normativa, non è più richiesto il nulla osta del produttore per questa operazione. Sono invece necessari i documenti già menzionati, ovvero l'ambito d'impiego, il certificato di conformità e la dichiarazione di corretta installazione, da presentare insieme alla domanda di omologazione presso la Motorizzazione civile.
È importante notare che l'officina che ha effettuato l'installazione delle nuove ruote deve trovarsi nella stessa provincia della Motorizzazione a cui si presenta la domanda. Inoltre, è necessario allegare le ricevute di due versamenti: uno di 25 euro e l'altro di 16 euro.
Non è necessario fornire ulteriori documenti, e la richiesta di tali documenti deve essere considerata illegittima, come indicato dallo stesso Ministero dei Trasporti.
Sanzioni per pneumatici non omologati
Per chiarimenti sulla corretta omologazione dei pneumatici, è possibile contattare la Direzione Generale della Motorizzazione Civile, in particolare la Divisione 3, che fornirà tutte le informazioni necessarie.
È importante sapere che circolare con pneumatici non omologati comporta sanzioni, sia amministrative che di altro tipo. Le multe variano da un minimo di 80 euro a un massimo di 319 euro. Inoltre, è possibile che vengano sequestrati i pneumatici non omologati o addirittura il veicolo. In quest'ultimo caso, sarà necessario affrontare ulteriori costi per il dissequestro dell'auto, che potrà avvenire solo dopo aver sostituito le gomme non omologate con un set conforme alle normative.
Ecco perché è fondamentale aggiornare il libretto quando si installano pneumatici di dimensioni diverse da quelle originali.
Grazie al Decreto ruote, questa operazione è diventata più semplice, poiché non è più necessario richiedere il nulla osta.

