Pneumatici nuovi o ricostruiti: quale scegliere? Quando un automobilista si trova a dover fare questa scelta, non sempre la decisione risulta semplice. È importante considerare le sostanziali differenze tra gomme nuove e ricostruite, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza alla guida.
Gli esperti di Pneuslove.it sono a disposizione in questo articolo a spiegarvi quali sono le principali differenze. Innanzitutto, il prezzo: i pneumatici nuovi costano di più perché, come suggerisce il nome, sono completamente nuovi.
Al contrario, i pneumatici ricostruiti hanno subito un processo di rigenerazione e, sebbene non possano essere definiti "nuovi", sono comunque perfettamente efficienti. Per questo motivo, i pneumatici ricostruiti possono essere anche chiamati rigenerati o ricoperti.
In che modo avviene la realizzazione dei pneumatici rigenerati?
Quando un gommista sostituisce le gomme di un'auto, queste possono essere riutilizzate attraverso un processo che prevede la rimozione del battistrada usurato e l'applicazione di un nuovo battistrada sulla carcassa esistente.
Questa operazione deve seguire criteri specifici stabiliti a livello internazionale dalle normative ECE ONU 108 e ECE ONU 109. Successivamente, il pneumatico rigenerato viene sottoposto a prove e test per ottenere l'omologazione necessaria. Il risultato è una gomma pronta per essere montata su un veicolo, con un battistrada completamente nuovo, mentre la carcassa, sebbene riutilizzata, ha già un significativo chilometraggio alle spalle.
Pertanto, il ciclo di vita di un pneumatico rigenerato sarà inevitabilmente inferiore rispetto a quello di un pneumatico nuovo, rappresentando così la seconda differenza principale tra le due soluzioni.
Pneumatici rigenerati: vantaggi e svantaggi
I pneumatici rigenerati sono realizzati riutilizzando gomme il cui battistrada ha raggiunto la fine del proprio ciclo di vita.
Il processo di produzione prevede diverse fasi: innanzitutto, si selezionano le coperture idonee per un secondo utilizzo; successivamente, si procede alla raspatura del battistrada e alla verifica delle condizioni della carcassa, con eventuali riparazioni se necessarie. Dopo l'applicazione di un nuovo battistrada, si effettua un controllo finale e si svolgono test per ottenere l'omologazione.
Il principale vantaggio dei pneumatici rigenerati è il loro costo inferiore rispetto a quelli nuovi. Tuttavia, questo si traduce in una qualità generalmente inferiore, che rappresenta uno dei principali svantaggi.
Un aspetto positivo delle gomme rigenerate è l'attenzione all'ambiente: riutilizzando pneumatici che altrimenti verrebbero considerati rifiuti, si contribuisce a ridurre l'impatto ambientale.
Il processo di lavorazione delle gomme rigenerate è meno costoso e ha un impatto ambientale ridotto.
Per produrre un pneumatico nuovo sono necessari circa 25 litri di petrolio, mentre per uno rigenerato ne servono solo poco più di 5,5 litri, ovvero poco più di un quinto. Questa significativa differenza evidenzia quanto le gomme ricostruite siano più ecologiche e meno gravose per l'ambiente. Inoltre, le procedure di riutilizzo delle gomme di seconda mano sono molto efficienti: si riesce a rigenerare l'80% dei pneumatici sostituiti dai gommisti, utilizzando circa l'80% della struttura originale di ogni pneumatico ricostruito, limitandosi a sostituire solo il battistrada.
Dal punto di vista energetico, la ricostruzione di una gomma richiede circa il 70% in meno di energia rispetto alla produzione di un pneumatico nuovo. Tuttavia, un aspetto negativo è rappresentato dalla carcassa usata, che non può garantire la stessa durata di un pneumatico nuovo.
Qual è la differenza tra un pneumatico ricostruito e uno nuovo?
Dal punto di vista estetico, non ci sono differenze evidenti: entrambe le tipologie di gomme appaiono simili. Tuttavia, per legge è obbligatorio indicare che un pneumatico è ricostruito, in modo che gli automobilisti possano riconoscere facilmente una gomma rigenerata rispetto a una nuova.
Sulla spalla del pneumatico, tra le varie sigle, è possibile trovare il codice 108 R o 109 R, seguito da una serie di numeri. La lettera R indica appunto che si tratta di un pneumatico ricostruito, mentre il numero che la precede fa riferimento alla normativa seguita per la sua rigenerazione.
I pneumatici ricostruiti possono essere estivi, invernali o quattro stagioni, quindi non ci sono restrizioni per gli automobilisti che desiderano optare per questo tipo di coperture.
Tuttavia, l'uso di pneumatici rigenerati per la propria auto non è consigliato a tutti, nonostante sia una scelta legale e priva di rischi di sanzioni amministrative. Questa opzione è adatta principalmente a chi percorre pochi chilometri all'anno, poiché consente di risparmiare grazie a gomme a costo inferiore.
È importante che i percorsi siano poco impegnativi e che le condizioni climatiche siano miti, per evitare di sottoporre pneumatici con una carcassa già usata a stress eccessivo. Le gomme rigenerate sono poco diffuse tra le automobili proprio a causa di queste limitazioni, oltre al fatto che possono essere rigenerate una sola volta, a differenza dei pneumatici per camion, che possono essere ricostruiti fino a tre volte.
In particolare, i fuoristrada sono i veicoli in cui si utilizzano maggiormente le gomme rigenerate, poiché generalmente percorrono un numero di chilometri inferiore rispetto alle auto da strada.
Nuovo o ricostruito: quale scegliere?
Quando si tratta di questa decisione, la maggior parte degli automobilisti tende a preferire i pneumatici nuovi.
Questi ultimi offrono maggiori garanzie e non sono soggetti alle stesse limitazioni dei pneumatici ricostruiti. Sebbene il costo sia più elevato, anche le prestazioni e la durata ne beneficiano, contribuendo così a una maggiore sicurezza alla guida. Non si può affermare che i pneumatici ricostruiti siano insicuri, ma in determinate condizioni, come su strade ghiacciate o innevate, potrebbero non offrire le stesse prestazioni delle gomme nuove.
Durante la produzione, i pneumatici nuovi vengono realizzati con battistrada e carcassa integrati, mentre quelli ricostruiti sono assemblati, il che implica una qualità costruttiva generalmente superiore per i pneumatici nuovi.
Gli automobilisti più attenti possono percepire le differenze durante la guida, poiché le gomme nuove offrono sensazioni superiori rispetto a quelle rigenerate, rendendo evidente il vantaggio delle prime.
La differenza di prezzo tra le due opzioni è quindi giustificata: le gomme ricostruite possono costare fino alla metà rispetto a quelle nuove, ma presentano prestazioni inferiori, un'affidabilità non comparabile, una durata ridotta e un range di utilizzo limitato, aspetti da considerare prima di mettersi al volante.