Cosa rappresenta il DOT degli pneumatici?

Cosa significa la sigla DOT stampigliata sul lato delle gomme?

Noi di Pneuslove, che vendiamo pneumatici per auto delle migliori marche tramite il nostro portale internet, siamo qui per spiegarne i meccanismi e l’importanza, usando le informazioni che esso ci comunica per effettuare un acquisto consapevole e senza sorprese.

DOT degli pneumatici: cosa rappresenta e perché è importante?

DOT è l’acronimo di "Department of Transportation" ed è un codice legislativo previsto dalla Direttiva Europea 92/23/CEE nonché dai Regolamenti ECE/ONU n. 30, 54 e 75, rispettivamente per autovetture, veicoli commerciali e motoveicoli, che stabiliscono le regole tecniche che devono essere seguite per l’omologazione.

Composto da 8 a 13 caratteri alfanumerici stampati sul fianco dello pneumatico, esso ne indica il luogo di fabbricazione e il codice del costruttore, le dimensioni e settimana e anno di produzione, da cui si evince l’età della gomma; conoscere tali parametri è fondamentale per poter decidere se, in assenza di altre ragioni fisiche – usura o danni fisici -, è necessaria la loro sostituzione, poiché non esiste un modo per assegnare con precisione una data di scadenza.

L’età degli pneumatici è un parametro che influisce sul grado di sicurezza del veicolo, oltre che sulle sue prestazioni; infatti, con il deterioramento della struttura chimica delle gomme, si modificano le loro caratteristiche - resistenza e flessibilità - e, dunque, il loro comportamento a contatto della superficie.


Decifrare il codice: come individuare e leggere il DOT sul fianco dello pneumatico.

Vista la sua importanza, risulta chiara la necessità di saperne leggere le informazioni che racchiude, partendo prima dalla sua localizzazione: è posizionato sul fianco dello pneumatico.
Vediamo insieme come decifrarlo aiutandoci con il seguente esempio:                      DOT B74W HZMQ 2623.

  • DOT: è l’acronimo di Department Of Transportation;
  • B7: indica la fabbrica;
  • 4W: si riferisce al codice interno utilizzato per identificarne le dimensioni;
  • HZMQ: codice facoltativo a uso esclusivo del costruttore;
  • 26: concerne la settimana di produzione;
  • 23: è l’anno di costruzione.

È evidente che, ai fini della determinazione dell’età delle gomme, in occasione del loro acquisto a prescindere che sia tratti di nuovo o usato, la sequenza utile è l’ultima.

Miti e verità sulla durata delle gomme: scadenza, invecchiamento e conservazione

 

La durata degli pneumatici è un argomento che genera molte domande e dubbi e, per poterli dirimere, è necessario fare chiarezza e distinguere tra miti e verità sulla loro durata, scadenza, invecchiamento e modalità di conservazione, analizzando le credenze più comuni.

Le gomme hanno una data di scadenza precisa

In realtà, come già accennato, gli pneumatici dell’auto non hanno una data di scadenza, in quanto il loro invecchiamento e deterioramento dipendono da fattori quali le condizioni di impiego – ma in questo caso si parla di usura – e non esistono norme direttamente collegabili alla loro età.

Il DOT indica la scadenza degli pneumatici.

Essendo una marcatura che contiene i dati di fabbricazione del prodotto, in ottemperanza delle normative in vigore negli Stati Uniti, essa indica luogo e data di costruzione, non la scadenza.

Le gomme invecchiano solo a causa dell’uso.

Il deterioramento degli pneumatici è sicuramente influenzato da elementi come lo stile di guida, la superficie stradale e la cura con la quale essi vengono mantenuti dal proprietario – leggi pressione d’esercizio e modalità di conservazione in caso di cambio stagionale - nonché da eventuali urti, ma la loro esposizione a condizioni di luce e temperature estreme tende, comunque, a farli invecchiare in modo anomalo, alterandone la chimica strutturale.

Le gomme vecchie sono sicure finché il battistrada non è usurato.

Noi di Pneuslove consigliamo, applicando la regola del buon senso, di non superare i 10 anni dal periodo di costruzione indicata dal DOT anche con battistrada integro, facendo particolare attenzione alla loro conservazione al riparo dai raggi UV e in posizione corretta – senza cerchio, verticalmente, mentre con esso, orizzontalmente -.
Da tenere presente che in quest’ultimo caso, secondo la norma di riferimento contenuta dalla UNI 11061, gli pneumatici si possono considerare nuovi per almeno tre anni dalla suddetta data.

Le gomme possono essere conservate illimitatamente.

Anche se le condizioni di conservazione sono ottimali, quindi in luogo fresco, asciutto, al riparo dalla luce diretta del sole e con un posizionamento che segua le indicazioni viste nel paragrafo precedente, deve essere applicata in ogni caso la regola della loro sostituzione non oltrepassare i dieci anni dalla produzione.

Quanto è importante il DOT?

Rappresentando l’unico riferimento certo relativo alla data di produzione, il DOT occupa un posto rilevante nella sicurezza della circolazione stradale; è il solo modo che abbiamo, in assenza di segnali di usura accentuata o di danni fisici evidenti, per regolarci su quando dobbiamo effettuare la sostituzione e salvaguardare l’incolumità nostra e degli altri, siano essi a bordo o meno – una vettura che sbanda può coinvolgere terze persone -.

Discorso a parte deve essere fatto sulla determinazione della classe di appartenenza dello pneumatico – prima o seconda scelta - basandosi proprio su questo codice e che vedremo più avanti.

Quando le gomme sono vecchie?

In genere, poiché la normativa vigente non si pronuncia su questo aspetto, per determinare se gli pneumatici sono vecchi, ammesso che non ci siano danneggiamenti fisici alla loro struttura e non sia visibile alcun segno di marcata usura, quali crepe e bolle, spessore del battistrada uguale o inferiore a 1,6 millimetri - che equivale al limite legale stabilito dal Codice della Strada - o un suo consumo irregolare, è bene fare coincidere la loro durata massima d’impiego, secondo la nostra opinione ed esperienza pluriennale di vendita di gomme sul sito Pneuslove.it, a 5 anni, con un massimo di 10, dalla data di produzione indicata dal DOT, dopo i quali devono essere sostituiti.

Come faccio a sapere se le gomme sono di prima scelta?

Questo è un argomento sul quale noi di Pneuslove siamo molto sensibili, poiché ci occupiamo di vendita online di pneumatici delle migliori marche.


Premesso che acquistare gomme di produttori di massimo livello – Pirelli, Michelin, Dunlop, ecc., solo per citarne qualcuno – mette già in partenza al riparo dall'entrare in possesso di prodotti di qualità che sia meno che eccellente, il dibattito sul modo con cui si possono distinguere a prima vista le due categorie è ancora aperto.

In linea di massima, gli pneumatici di prima scelta sono contrassegnati da un piccolo pallino rosso sulla spalla; quelli di seconda lo hanno bianco, e, in alcuni casi, questi ultimi hanno la sigla DA (Difetto di Aspetto) stampigliata sul fianco.

Inoltre, questo è uno dei casi in cui il DOT fa sentire tutto il peso della sua importanza, comunicando a chi lo sa leggere – e con questa nostra guida non ci sarà alcuna difficoltà in merito - la data di produzione.

Da questo codice saremo in grado di capire se gli pneumatici in questione sono stati tenuti in magazzino per anni prima di essere messi in commercio, con il conseguente rischio di acquistare gomme che pur non essendo mai state utilizzate – e quindi non usurate in alcun modo -, hanno passato in stoccaggio, a prescindere che questo sia stato effettuato in modo corretto, tanto di quel tempo da essere già vecchie, quindi di seconda scelta, al momento dell'immissione sul mercato.

Per comprendere meglio l’importanza di tale elemento, è bene soffermarci qualche istante sulle differenze tra le tre categorie in questione: prima e seconda scelta.

  • Prima scelta o premium: assicurano prestazioni eccellenti in tutte le condizioni atmosferiche e della superficie di rotolamento, con una resistenza all’usura maggiore e consumi di carburante più bassi.
  • Seconda scelta o budget: nella maggioranza dei casi sono pneumatici rigenerati, che proprio per questo non possono considerarsi sicuri e affidabili, avendo una resistenza all’usura e alle sollecitazioni fisiche tipiche di un impiego in condizioni normali molto bassa.

Da qui nasce la convenienza, se non la necessità, di rivolgersi a venditori degni di fiducia come noi di Pneuslove, che con serietà ed esperienza garantiamo la fornitura di prodotti di prima scelta delle migliori marche e per tutte le tipologie di mezzi.